Un mare di silenzio

Abbiamo fatto negli ultimi 10 anni le vacanze sempre più o meno nella stessa zona, piuttosto vicina a casa, mari o monti, comunque sempre nel nord Italia.

Inizialmente perché i bambini erano piccoli per far troppi chilometri, poi per essere non troppo lontani per eventuali chiamate d’emergenza per i miei genitori disabili.

Quest’anno ci siamo spinti fino alle Marche e mi è sembrato un sogno di libertà, quasi fossimo andati dall’altra parte del mondo.

È stata una settimana all’insegna del silenzio.
I ragazzi ora sono abbastanza grandi e abbiamo avuto tutti l’esigenza e la possibilità di stare in qualche momento separati dagli altri.
Adoro esser sola in un luogo silenzioso, che sia alta montagna o lo scoglio sul mare al mattino presto.

La spiaggia frequentata ma non affollata, il villaggio animato ma non ingombrante, i locali sulla spiaggia ed i menu in italiano e non in tedesco.
Il sole addolcito dal vento che mi ha finalmente dato un velo di abbronzatura a cui non sono abituata da secoli.
Il sole e la luna riflessi sul mare, i colori delle acque e del cielo.
I banchetti dell’artigianato bagnati dalla pioggia ma che ricorderò nel dono fatto alla mamma.
Lo shopping annunciato ma non fatto, perché nella realtà non me ne importa un bel niente.
Il ballo di gruppo abbozzato e lasciato in disparte, come un sogno richiuso nel cassetto.

La mente sgombra da pensieri e preoccupazioni, finalmente.
Non avere più l’incubo della telefonata della badante che ti rovina la vacanza. O dell’emergenza da gestire da lontano.
Godersi ogni singolo momento e svuotare la mente, perché sai che tutti ora sono al sicuro e
in buone mani.

I ragazzi che tra un tuffo e una partita a carte hanno evitato i soliti continui battibecchi.
Mio marito finalmente in modalità rilassato e senza fretta, che non vedevo da troppo tempo.

Arrivare alla conclusione della vacanza avendo davvero vissuto tutti in leggerezza.
Tornare sulla via di casa con serenità, perché stavolta il ritorno è ad una vita diversa e normale.

Mi godo questi momenti, e ringrazio il cielo per tante meraviglie.
Semplici, ma per nulla scontate.
“Che esperienza!”, avrebbe detto una mia cara amica.