Cercando il suo sguardo – Riconoscerti sulla nostra strada

A tutti i cercatori del tuo volto, mostrati Signore;
a tutti i pellegrini dell’assoluto, vieni incontro Signore;
con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare, cammina, Signore;
affiancati e cammina
con tutti i disperati sulle strade di Emmaus;
e non offenderti se essi non sanno
che sei tu ad andare con loro,
tu che li rendi inquieti
e accendi i loro cuori;
non sanno che ti portano dentro:
con loro fermati perché si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore.
-David Maria Turoldo-

Capita di sovente di descrivere la vita come un cammino.
Ci si alza, ci si muove verso una direzione. Si può essere più o meno motivati, più o meno orientati e/o affaticati. Ci sono tratti di strada che percorriamo (apparentemente) da soli, ma è più piacevole e sicuro il cammino fatto in compagnia. Abbiamo tutti bisogno di una presenza che ci affianchi, che ci guidi, che ci sostenga nel nostro cammino.
Cerchiamo un punto di riferimento: l’amore, la famiglia, l’appartenenza, la fede.

Ma quante volte nella vita ci sentiamo soli e smarriti?

Conosciamo tutti i momenti di angoscia e di dolore per gli ostacoli che si presentano sulla via. Quel sentimento di abbandono, di disillusione di fronte a promesse di vicinanza che non sentiamo più tale, di felicità meritata che sembra solo utopia, di luce che non illumina più. Quel buio dentro l’animo che ha un sapore amaro di tradimento, di lutto, di solitudine e di smarrimento.
Come i discepoli di Emmaus ci sentiamo traditi da chi aveva promesso di essere sempre con noi, o ci sentiamo impotenti di fronte a scelte che ci avevano entusiasmato e paiono non avere modo di realizzarsi, a valori che ci avevano illuminato e cambiato la vita. “Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele”.

Ricordo bene quella fase in cui, seppur con un passato da ferma credente, mi sono trovata ad arrabbiarmi con Dio, convinta che mi avesse abbandonato e avesse consentito tanto dolore. Con profondo malincuore mi trovavo a pensare che tutto quanto mi era stato detto di Lui erano solo bugie, solo racconti per addolcire il cuore o trovare superficiale consolazione… “I loro occhi erano impediti a riconoscerlo”.

Ma come i discepoli di Emmaus – se davvero hai conosciuto e amato il Signore, se davvero desideri rivedere, risentire e rivivere l’immensità che ti ha donato- inaspettatamente quando si fa sera Lui si mostra ancora a te, e tutto passa e tutto si fa chiaro. “Egli entrò per rimanere con loro”.
Non importa più il dolore passato, conta il presente e il Suo volto. “Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”.
Non puoi fare a meno di riconoscerlo e correre con gioia a dichiarare che tutto era ed è ancora Verità. Come solo Lui può fare, inaspettatamente vedi aprire strade umanamente impossibili, disegnare nuovi progetti e portarti lì verso la Parola e la felicità promessa. “Partirono senza indugio”.

Perdonami Signore se il dolore ha lasciato spazio alla malvagità e al disincanto, al dubbio e alla negazione di te. Tu ci ami, come ci hai sempre promesso, e ci stai vicini, nonostante le nostre facili sentenze su di te.
Grazie Signore perché i momenti bui, nonostante tutto, possono rimettere in circolo i desideri, i valori, le scelte del passato, ridando loro una nuova forma e un nuovo volto.

(L’immagine è tratta dal ciclo di Emmaus, dipinto da Arcabas per la chiesa di Pitturello a Torre de’ Roveri BG – “I discepoli e il forestiero”)

3 pensieri riguardo “Cercando il suo sguardo – Riconoscerti sulla nostra strada

  1. E’ inevitabile sentirsi soli anzi, io da sempre sostengo che la solitudine sia il nostro destino, anche se siamo sposati, ed abbiamo decine di parenti ed amici. Il perché sarebbe lungo da spiegare.
    La fede, cui spesso io mi affido, può aiutarti e questo non lo metto in dubbio, ma in certi frangenti lo scoramento è, a mio avviso, del tutto umano e comprensibile.

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    1. Sono pienamente d’accordo, è inevitabile. Più che soli però direi che siamo gli unici protagonisti della nostra vita, quindi tutto passa da noi stessi, e gli altri, per quanto vicini, non possono sostituirsi a noi. Dio stesso ci è di fianco, ma noi ci sostituisce.
      Grazie Andrea 👍🏻

      Piace a 2 people

  2. Credo di conoscere bene la solitudine di cui parla Andrea, mi ha sempre accompagnata in tutta la mia vita. Sono d’accordo con te, Lisa, anche sui momenti difficili.
    Comunque, anche io, come te, mi sono sentita abbandonata dal Signore, poi ho capito che ero stata io ad allontanarmi, Lui non mi hai lasciato sola e quella Fede che ho creduto di aver perso, alcune volte, l’ho trovata sempre più salda. Non ci sostituisce, come hai detto tu, ci lascia liberi e in quella libertà di scegliere che ci concede c’è tanto amore.

    Piace a 1 persona

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